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Le Dolomiti

Le Dolomiti

UBICAZIONE

Provincia di Bolzano
Provincia di Trento
Provincia di Belluno
Provincia di Pordenone
Provincia di Udine
Regione Veneto
Regione Trentino Alto Adige
Regione Regione Friuli-Venezia Giulia


SITI WEB DI RIFERIMENTO

www.provincia.bz.it - Sito ufficiale della Provincia di Bolzano
www.provincia.tn.it - Sito ufficiale della Provincia di Trento
www.provincia.belluno.it - Sito ufficiale della Provincia di Belluno
www.provincia.pordenone.it - Sito ufficiale della Provincia di Pordenone
www.provincia.udine.it - Sito ufficiale della Provincia di Udine
www.regione.veneto.it - Sito ufficiale della Regione Veneto
www.regione.taa.it - Sito ufficiale della Regione Trentino Alto Adige
www.regione.fvg.it - Sito ufficiale della Regione Friuli-Venezia Giulia

SITI INTERESSANTI

www.dolomiti3d.com - Volo virtuale in 3D sulle Dolomiti

COME ARRIVARE

La grande estensione del sito non consente di elencare tutte le possibili modalità di accesso e si suggerisce , pertanto, di visitare i sopraelencati siti web.

L'area riconosciuta come patrimonio Unesco non include tutte le Dolomiti ma coincide, suppergiù, con il perimetro delle aree naturali protette. Prendendo come punto di riferimento la localizzazione utilizzata dal sito web dell’Unesco (whc.unesco.org/en/list/1237) si possono individuare, nelle vicinanze del sito le seguenti località inserite nella WHL:
- a circa 180 km a sud-ovest parte da Tirano la “Ferrovia Retica” che attraversa le Alpi e arriva a St.Moritz in Svizzera;
- a pochi chilometri si trova il sito della Valcamonica e le sue incisioni rupestri, le più note e importanti testimonianze preistoriche italiane;
- a sud delle Dolomiti, ad una distanza variabile fra i 120 e i 150 chilometri, si possono visitare quattro città straordinarie: Verona, Vicenza, Padova e Venezia;
- infine, a circa 130 chilometri a sud-est, è possibile incontrare l'area archeologica e la Basilica Patriarcale di Aquileia.

Lo scenario dolomitico è il risultato della particolare storia geologica di questa regione montuosa. Nelle Dolomiti si trovano, infatti, associate due tipi di rocce, quella dolomitica e quella vulcanica, che normalmente non lo sono perché derivano da processi e da ambienti totalmente diversi. Siccome la roccia dolomitica è molto più resistente agli agenti della degradazione meteorica (sole, pioggia, gelo, scorrimento delle acque) rispetto alle rocce vulcaniche, le quali si alterano e infrolliscono facilmente, risulta che i pallidi e torreggianti picchi dolomitici si trovano vicino o emergono dalle verdi valli e dai dolci pendii, dove invece stanno le scure rocce di origine vulcanica.
Le Dolomiti prendono il nome dal naturalista francese Déodat de Dolomieu (1750-1801) che per primo studiò il particolare tipo di roccia predominante nella regione, battezzata in suo onore dolomia (carbonato doppio di calcio e magnesio).

La dolomia e quasi tutte le rocce che affiorano nella zona dolomitica si sono formate in fondo al mare durante quello che viene chiamato "processo litogenetico" (o della formazione delle rocce). Ben diverso è il "processo orogenetico", in cui si ha la formazione delle montagne e che, nel caso delle Dolomiti, è separato da quello litogenetico da ben 100-150 milioni di anni.
L'innalzamento delle rocce dolomitiche è tutt’ora in corso e si prevede che nel futuro ingloberanno nuovi settori di rocce sospinte dallo scontro tra le placche europea e africana; al termine di questa spinta prevarranno gli agenti esogeni tendenti ad appianare e addolcire il paesaggio montano.

Identificazione del bene

Anno di iscrizione 2009
Sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale 33
tenutasi a Siviglia, Spagna - 06/2009 
 
Categoria sito naturale, sito seriale
Classificazione sito formazione fisica e biologica, sito di eccezionale bellezza/interesse scientifico

Breve descrizione
Le Dolomiti (dette anche “Monti pallidi”) sono una catena montuosa della Alpi Orientali. La zona alla quale è stato attribuito il riconoscimento Unesco copre 141.903 ettari di territorio di ben cinque province (Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine) ed include diciotto vette che si innalzano oltre i 3.000 metri. Il sito presenta alcuni dei più bei panorami di montagna, con pareti verticali, profonde rupi e lunghe valli. Nove zone che offrono un’estesa diversità geomorfologica caratterizzata da campanili, pinnacoli, pareti di roccia, ghiacciai e sistemi carsici. Le Dolomiti si distinguono anche per l’intensità dei processi dinamici (frane, inondazioni e valanghe) e rappresenta uno dei migliori esempi di conservazione dei sistemi di piattaforme carbonatiche del Mesozoico (numerosi i reperti fossili). I gruppi montuosi interessati vanno dalle Dolomiti di Brenta, le più occidentali, al gruppo formato dal Catinaccio e dal Latemar, a cavallo fra Alto Adige e Trentino; dalle Dolomiti di Sesto alle Pale di San Martino, dal massiccio della Marmolada al gruppo formato da Pelmo e Croda da Lago, per arrivare alle Dolomiti Friulane, le più orientali di tutte.

Localizzazione del bene

Stato Italia
Regione/i Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia
Provincia/e Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone e Udine
 
Coordinate geografiche
Punto baricentrico Lat (N) 46° 36‘ 47" Lon (E) 12° 9‘ 47"
 
Cartografia

DolomitiUnescoMap

  1. Pelmo-Croda da Lago 
  2. Marmolada
  3. Pale di San Martino - San Lucano - Dolomiti Bellunesi - Vette Feltrine
  4. Dolomiti Friulane/Dolomitis Furlanis e d'Oltre Piave
  5. Dolomiti Settentrionali/Nördliche Dolomiten
  6. Puez-Odle/Puez – Geisler/Pöz – Odles
  7. Sciliar – Catinaccio/Schlern – Rosengarten – Latemar
  8. Rio delle Foglie/Bletterbach
  9. Dolomiti di Brenta

Superficie del bene (ha) 141.902,80 
Superficie zona tampone (ha) 89.266,70

Componenti del sito seriale 

Criteri

Criterio vii: fenomeni naturali superlativi o importanza estetica e di bellezza naturale. Il riconoscimento Unesco premia lo straordinario valore paesaggistico e naturalistico delle Dolomiti. Il loro fascino e la loro bellezza derivano da una grande varietà di forme verticali spettacolari, come pinnacoli, guglie e torri, in contrasto con superfici le orizzontali tra cui cenge, balze e altipiani, il tutto emergente all'improvviso da estesi giacimenti detritici o da dolci colline. A ciò si aggiunga l’estesa gamma di colori creata dai contrasti tra le spoglie e pallide rocce e le foreste e i prati sottostanti. Le montagne risaltano come guglie, alcune isolate, altre unite a formare estesi paesaggi. Il territorio delle Dolomiti ha coniato il nome all'archetipo “paesaggio dolomitico”.

Criterio viii: storia della terra, processi e caratteristiche geologici e geomorfologici. Le Dolomiti hanno avuto origine nel Triassico (circa 250 milioni di anni fa) dall’accumulo di conchiglie, coralli e alghe in zone con latitudine e longitudine diverse dall'attuale, dove esistevano mari caldi e poco profondi. Sul fondo dei mari si sono andati ad accumulare centinaia di metri di sedimento che si sono poi trasformati in roccia. Il successivo scontro tra la placca europea e la placca africana ha fatto emergere le rocce innalzandole ad oltre 3000 metri sopra il livello del mare.

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